Foto: Reuters
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"Gli Stati Uniti sostengono fermamente la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina e tutti coloro che siedo a questo tavolo dovrebbero fare lo stesso". Lo ha affermato il presidente statunitense, Joe Biden, al vertice G20 di Rio de Janeiro. Sarà però Donald Trump il successo di Biden a partire da gennaio, il che mette in discussione il sostegno americano a Kiev.
Il capo della Casa Bianca ha intanto invitato i partecipanti al vertice ad aumentare le pressioni sul movimento estremista palestinese, Hamas, che, secondo le sue parole, rifiuta un accordo di cessare il fuoco con Israele. "Israele ha il diritto di difendersi dopo il peggior massacro di ebrei dall'Olocausto. Ma è molto importante il modo in cui si difende", ha detto Biden, assicurando che fino alla fine del mandato continuerà a lavorare per concludere un accordo di tregua, compresa la restituzione degli ostaggi israeliani e la fine delle sofferenze palestinesi.
Il vertice del gruppo dei 20 paesi economicamente più sviluppati al mondo è comunque stato aperto dal presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, che ha presentato la cosiddetta Alleanza mondiale per combattere la povertà e la fame. "La fame e la povertà non sono il risultato della mancanza di cibo o di fenomeni naturali", ha affermato, "sono il risultato di decisioni politiche che portano all'emarginazione di gran parte dell'umanità". Secondo il presidente di sinistra della più grande economia del Sud America, fame e povertà possono essere eliminate grazie a politiche pubbliche comprovate. Saranno diversi i paesi e le istituzioni internazionali a contribuire finanziariamente all'Alleanza mondiale per combattere la povertà e la fame, l'unico membro del G20 che però non ha aderito all'iniziativa è l'Argentina.