Foto: Reuters
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Prima della votazione finale, il Consiglio di Sicurezza ha discusso e votato su cinque emendamenti: due presentati dalla Russia e tre da paesi europei. Tuttavia, nessuno di questi ha ottenuto l’approvazione necessaria. Mosca aveva cercato di includere nel testo un riferimento alle cause profonde del conflitto e di definire la guerra come uno scontro sul futuro dell’Ucraina, mentre i paesi europei avevano insistito su una formulazione che sottolineasse la necessità di una pace giusta basata sulla Carta delle Nazioni Unite, sulla sovranità nazionale e sull’integrità territoriale. Inoltre, l’Unione Europea voleva che nel testo si parlasse esplicitamente di una "invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia". La risoluzione americana è stata adottata col sostegno della Russia che, prima del voto, l'aveva definita "un passo nella giusta direzione". Così come altri paesi Ue, la Slovenia ha espresso il proprio sostegno ai principi della Carta delle Nazioni Unite, sottolineando l’importanza della sovrana eguaglianza tra gli Stati e dell’integrità territoriale. "Anche se ci rammarichiamo che questi principi non siano stati pienamente riflessi nella risoluzione, speriamo che essa possa contribuire a gettare le basi per la pace", ha dichiarato la missione slovena all'ONU.

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Nel frattempo, a Washington, il presidente francese Emmanuel Macron ha incontrato l'omologo statunitense Donald Trump. Durante il meeting Macron ha ribadito che l’Europa desidera un accordo di pace solido per l’Ucraina, ma che per raggiungerlo sono necessari chiari impegni di sicurezza da parte degli Stati Uniti. Il presidente francese ha descritto tale approccio come un punto di svolta fondamentale nel processo di pace, sottolineando la disponibilità europea ad assumersi maggiori responsabilità nella gestione del confitto. Da parte sua Trump ha evitato dichiarazioni dirette in merito, indicando però che gli Usa potrebbero essere disponibili a un accordo. Tuttavia, ha sottolineato che gli interessi economici statunitensi devono essere tutelati, in particolare per quanto riguarda i diritti di sfruttamento delle risorse minerarie ucraine da parte delle aziende americane. Su questo tema, Trump prevede di discutere con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nelle prossime settimane a Washington.

M.N.