La Cop 28 si articola in giornate tematiche su energia, natura, trasporti, oceani e città, con la Green Zone aperta al pubblico con eventi alla sostenibilità e la Zona Blu riservata ai capi di Stato e ai media. Tuttavia, la presidenza di Sultan Al Jaber, amministratore delegato di Adnoc, ha generato polemiche per il presunto conflitto di interessi. La Cop28 affronta critiche anche per la situazione dei diritti umani negli Emirati Arabi Uniti, con limitazioni alla libertà di espressione e riunione. La conferenza è caratterizzata da tensioni riguardo alla transizione energetica, con Stati favorevoli al cambiamento e Paesi petroliferi in contrasto. Le concentrazioni record di gas serra, derivanti dai combustibili fossili, rendono urgente una revisione degli impegni nazionali per evitare un riscaldamento di 2,5 gradi entro il secolo. Inoltre, la Cop28 deve affrontare la questione dei finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo per far fronte ai danni irreversibili causati dal cambiamento climatico. La carenza di investimenti mette a rischio la capacità delle nazioni di resistere agli eventi climatici estremi. La conferenza è cruciale per la protezione dei diritti umani, poiché il cambiamento climatico intensifica la fame nel mondo, provoca sfollamenti e minaccia comunità vulnerabili. La Cop28 deve pertanto garantire un accordo rapido, equo, che definisca soluzioni concrete, considerando l'urgenza di affrontare i rischi climatici estremi. La comunità internazionale deve garantire finanziamenti adeguati a proteggere i diritti umani, accelerare la transizione verde e contrastare gli impatti devastanti del cambiamento climatico.
Corrado Cimador