Quinto test missilistico nelle ultime tre settimane da parte della Corea del Nord, effettato in segno di disapprovazione delle esercitazioni congiunte dell'aeronautica militare sudcoreana e statunitense. Nel contempo si tratta di sperimentazione di nuovi missili a corto raggio e delle capacità di difesa del Paese. I due missili di Pyongyang - secondo quanto affermato dall'esercito sudcoreano - avrebbero percorso una distanza di circa 400 chilometri a un'altezza massima di 48 chilometri.
Intanto Washington ha comunicato di monitorare da vicino la situazione e di essere in contatto con Seul e Tokyo. Il presidente statunitense, Donald Trump, ha affermato di essere d'accordo con il leader nord-coreano, Kim Jong-un, che si dice contrario alle esercitazioni. Queste le sue conclusioni dopo aver letto una "meravigliosa e molto positiva lettera" speditagli da Kim. Trump ha poi ribadito di non essere preoccupato per il lancio dei missili da parte della Corea del Nord in quanto non si è trattato di test nucleari. "Tutti i missili lanciati erano a corto raggio. Non si è trattato di ordigni ballistici o a lungo raggio", ha detto il capo della Casa Bianca.
Danijel Konestabo