Il viceministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, ha affermato che il Cremlino è pronto a ascoltare le proposte di Donald Trump su come porre fine alla guerra in Ucraina. Ha poi aggiunto che Mosca e Washington si stanno "scambiando dei segnali" riguardo l'Ucraina tramite dei "canali riservati", senza precisare se la Russia comunica con l'attuale amministrazione di Joe Biden o con Donald Trump e la sua futura amministrazione. Secondo Ryabkov, la disponibilità della Russia a intraprendere dei colloqui, tuttavia, dipende dal fatto se le proposte di Trump siano "idee su come avvicinarsi ad un'intesa di cessate il fuoco, piuttosto che continuare a fornire al regime di Kiev ogni tipo di aiuto".
Anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, è convinto che la volontà di Trump di giungere ad un accordo che porti la pace in Ucraina indica che "i segnali sono positivi". Peskov, nel corso di un'intervista al programma "Mosca. Cremlino. Putin", ha citato le parole di Trump che "durante la sua campagna elettorale ha detto di percepire tutto come un accordo. Che potrebbe fare un accordo che porti la pace. Almeno parla di pace", ha aggiunto, "non di scontro, non dice di voler infliggere una sconfitta strategica alla Russia e questo lo distingue favorevolmente dall'amministrazione in carica". Secondo il portavoce, comunque, "è difficile dire cosa succederà dopo", Trump infatti risulta essere "assai meno prevedibile dell'attuale amministrazione Biden". Peskov ha affermato ancora non poter essere sicuro di "quanto Trump rispetterà le promesse fatte in campagna. Per quanto riguarda Harris e Biden, tutto è invece abbastanza prevedibile, così come la politica che perseguiranno" fino alla fine del mandato.
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