Il mese di luglio ha registrato temperature record in tre continenti, mentre fenomeni atmosferici avversi hanno colpito un pò tutto il mondo. Innondazioni, tornado, cicloni, tifoni e monsoni hanno causato distruzione e morte in varie aree del nostro pianeta.
Un'"estate estrema" anche secondo i ricercatori dell'Organizzazione Mondiale della Meterologia che hanno annunciato che le alte temperature potrebbero perdurare fino ad agosto. L'aumento della temperatura media globale, hanno ribadito in una dichiarazione, è la causa dei cambiamenti climatici e dell'aumento della frequenza e dell'intensità degli eventi estremi.
Il riscaldamento, soprattutto della regione artica, sta causando variazioni nell'andamento dei venti che influiscono sui fenomeni metereologici. A questo si aggiunge il ritorno di El Niño che sta facendo crescere ulteriormente le temperature degli oceani mutando l'andamento stagionale. "Nella media globale, il mese di giugno del 2023 è stato senza dubbio il più caldo di sempre", si legge nella dichiarazione, e questo comporta tempeste più forti, siccità più intense e ondate di calore più asfissianti.
Per invertire l'andamento già da anni gli scienziati avvertono che l'unico modo è smettere di disperdere gas ad effetto serra nell'atmosfera, riducendo l'utilizzo di combustibili fossili, ma per ora le cose sembrano andare molto a rilento; anche perchè i negazionisti dopo aver messo in discussione il Covid sono passati ora a negare i cambiamenti climatici e come si è visto nella campagna elettorale spagnola le forze populiste sono pronte, per qualche voto, a fare propri gli argomenti di chi dice che "d'estate ha sempre fatto caldo", trattando gli scienziati come tristi Cassandre, la cui voce non viene ascoltata con il rischio che ciò che sarebbe evitabile diventi una tragica realtà.
Barbara Costamagna