Le autorità federali e locali stanno conducendo indagini approfondite sull'esplosione della vettura Tesla avvenuta il giorno di Capodanno dinanzi al Trump International Hotel di Las Vegas, evento che ha causato la morte del conducente, identificato come Matthew Alan Livelsberger, veterano dell'esercito statunitense. Secondo fonti investigative, quest'ultimo, precedentemente in servizio in Germania, si trovava in Colorado al momento dell'incidente e la coniuge non aveva sue notizie da diversi giorni. Secondo la polizia, il veicolo è passato davanti all'ingresso dell'edificio, da lì ha iniziato a fumare ed è saltato in aria. Si è poi scoperto che questo era pieno di taniche di carburante e di materiale pirotecnico per fuochi d'artificio. Sin da subito si è pensato ad un attacco personale nei confronti del Presidente eletto Donald Trump e dell'imprenditore Elon Musk con quest'ultimo che immediatamente aveva difeso l'operato della società. L'interesse degli inquirenti si è concentrato in particolare sulla possibile esistenza di un legame tra questo tragico episodio e l'attentato terroristico verificatosi a New Orleans poche ore prima. L'FBI sta esaminando attentamente ogni elemento probatorio al fine di stabilire se vi sia un collegamento tra i due eventi e se siano coinvolte più persone nella pianificazione ed esecuzione degli attacchi. Le dichiarazioni della procuratrice generale della Louisiana, Liz Murrill, hanno ulteriormente alimentato i sospetti su una possibile cospirazione. Murrill ha infatti rivelato che le forze dell'ordine hanno perquisito un appartamento affittato sulla piattaforma Airbnb a New Orleans, ritenuto essere stato utilizzato dagli autori degli attentati per la preparazione degli ordigni esplosivi. Questa scoperta ha indotto gli investigatori a ipotizzare l'esistenza di una cellula terroristica operante nel territorio statunitense. In un recente post sul social Trurh, il Presidente eletto Donald Trump ha lanciato accuse severe nei confronti delle autorità statunitensi, in particolare del Dipartimento di Giustizia e dell'FBI, sostenendo che non abbiano adempiuto al loro dovere di proteggere la cittadinanza. Con toni allarmati, ha descritto gli Stati Uniti come un “disastro” e uno “zimbello a livello internazionale”, sottolineando un presunto “crollo” della sicurezza nazionale e della democrazia. Sebbene non abbia fatto esplicito riferimento all'attacco di Capodanno a New Orleans, le sue dichiarazioni sembrano alludere a una più generale percezione di insicurezza e inefficacia delle istituzioni.
Alessia Mitar