Al momento sono ancora in corso intensi negoziati, mediati da Qatar ed Egitto, su un'ulteriore proroga della tregua temporanea tra Israele ed il movimento estremista palestinese Hamas. La tregua consentirebbe infatti l'afflusso di ulteriori aiuti nell'enclave e lo scambio di ostaggi e prigionieri. Anche gli Stati Uniti hanno riferito di collaborare alle trattative, Washington si dice infatti favorevole ad una proroga del cessate il fuoco. Nessun commento invece da parte dell'ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, sullo stato dei colloqui con Hamas, che ha però riferito di altre 50 detenute palestinesi che ieri sono state aggiunte ad un elenco autorizzato di persone che verrebbero rilasciate nel caso venisse concordato un nuovo scambio.
Una fonte anonima, vicina a Hamas, ha intanto riferito che il movimento è pronto a prolungare la tregua di altri 4 giorni e di rilasciare ulteriori ostaggi israeliani in cambio di prigionieri palestinesi detenuti in Israele.
Nonostante il cessate il fuoco comunque, nella città occupata di Jenin, in Cisgiordania, due bambini palestinesi sono stati uccisi oggi dalle forze israeliane. Lo ha riferito il Ministero della Sanità palestinese.
Intanto, in occasione della Giornata internazionale di solidarietà con la Palestina, il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, ha detto che "l'unica soluzione possibile" alla minaccia esistenziale per il Paese "è quella di due stati". Abbas ha poi chiesto ad Israele "la fine delle misure di annessione silenziosa, insediamento e discriminazione razziale nell'intero territorio palestinese". Il presidente ha infine fatto appello affinché venga organizzata una Conferenza internazionale di pace.
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