Regimi dittatoriali e autoritari stanno rapidamente riempiendo le loro prigioni, detenendo giornalisti, lo rileva il nuovo report di "Reporter senza frontiere". Sino al 1° dicembre del 2022 i giornalisti incarcerati erano 533, circa 40 in più rispetto allo scorso anno. Uno dei dati poi che vengono sottolineati dall'ong francese riguarda l'aumento delle detenzioni di donne che lavorano nel settore giornalistico. Sono ben 78 le giornaliste finite dietro le sbarre, un aumento di quasi il 28% rispetto allo scorso anno. Il nuovo incremento riflette la crescente femminilizzazione della professione, ma conferma anche che le donne non sono esenti dalla repressione.

Foto: EPA
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Nel ranking mondiale dell'assenza della libertà di stampa, spiccano Cina, Iran, Myanmar e Bielorussia, quattro paesi dove nel 2022 sono state incarcerate il 70% del totale delle giornaliste. Sempre alla Cina spetta il primato di operatori dell'informazione in carcere, 110 seguono Birmania 62, Iran 47, Vietnam 39 e Bielorussia 31. In questa triste classifica dei persecutori di giornalisti si è fatto largo anche l'Iran. Nel 2022, la Repubblica islamica ha imprigionato un numero di professionisti senza precedenti negli ultimi 20 anni, scrive l'ong francese, dall'inizio del movimento di protesta scoppiato a settembre, sono saliti a 34 i nuovi giornalisti che si sono aggiunti ai 13 che erano già stati rinchiusi in carcere prima dell'inizio delle proteste.
Nel 2022, inoltre, c'è stato un aumento del numero di giornalisti uccisi, 57, in particolare a causa della guerra in Ucraina. Nel 2021 erano stati 48 e 50 nel 2020. La cosa più sconcertante è che oltre il 60% dei giornalisti uccisi ha perso la vita in paesi considerati in pace. Undici sono stati assassinati in Messico, 6 a Haiti, 3 in Brasile, decessi che hanno contribuito a trasformare il centro America e l'America del sud nelle regioni più pericolose del mondo per i media, con appunto quasi la metà del numero totale di giornalisti uccisi nel mondo nel 2022. Sono poi 65, al momento, i giornalisti trattenuti in ostaggio mentre 49 sono gli scomparsi.

Corrado Cimador

Foto: MMC RTV SLO/RSF
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