Il colossale progetto è stato annunciato dall'amministratore delegato del gigante tecnologico, Sundar Pichai. L'investimento prevede in particolare l'installazione di un cavo sottomarino, denominato Equiano, che attraverserà il Sudafrica, la Namibia, la Nigeria e l'isola di Sant'Elena e collegherà il continente all'Europa. Il cavo sottomarino consentirà una maggiore velocità di internet e costi di connessione inferiori a quelli attuali. L'installazione rappresenterà solamente il primo passo: il gigante informatico prevede infatti un ampio pacchetto d'investimenti in Africa. Google vuole essere il motore della transizione digitale africana, tramite il supporto di startup locali e microprestiti di una cifra pari a dieci milioni di dollari da suddividere tra piccoli imprenditori di Ghana, Kenya e Nigeria. In futuro dovrebbe essere avviata anche una partnership con Safaricom per offrire telefoni cellulari governati dal sistema operativo Android a prezzi ridotti rispetto a quelli del mercato occidentale. In questo modo il colosso della tecnologia prenderà due piccioni con una fava. Anni fa la Banca Mondiale aveva infatti individuato due grandi ostacoli alla connettività nella regione; l'accesso alla banda larga, alla portata di solo un terzo della popolazione, e la scarsa diffusione di smartphone dell'ultima generazione in grado di navigare su internet. Mantiene così inoltre l'impegno assunto quattro anni fa, con cui si riprometteva di avviare all'imprenditoria digitale circa dieci milioni di giovani e aziende africani.
Maja Novak