Tracciare i movimenti dei cittadini tramite gli smartphone è una delle misure a cui molti governi europei stanno pensando per controllare l'epidemia, una app che consente di ricostruire gli spostamenti è già in fase di sperimentazione in Italia, e perfino il Friuli Venezia Giulia ha annunciato un progetto simile.
Un quadro generale degli spostamenti in 132 paesi è però già disponibile grazie a Google, il colosso del web che, controllando anche il sistema operativo della stragrande maggioranza degli smartphone in circolazione, ha pubblicato i dati delle variazioni di movimento dei cittadini , costantemente aggiornati.
Gli spostamenti sono stati elaborati in relazione a una serie di luoghi come “negozi e attività ricreative”, “generi alimentari e farmacie”, “parchi”, “stazioni di trasporto pubblico”, “luoghi di lavoro” e “residenzialità”, e Google ha precisato che l’iniziativa punta a far comprendere ai cittadini e alle autorità dell’importanza delle misure di prevenzione, e far capire cosa è cambiato a seguito delle limitazioni.
Google ha assicurato che le statistiche “sono sviluppate nel rispetto della privacy”. I dati sono “aggregati e anonimi”, e appartengono agli utenti che hanno attivato la cronologia delle posizioni, “un'impostazione che è disattivata per default - spiega Google – ma che può essere disattivata in qualsiasi momento dal proprio account Google ed eliminando anche i dati dalla propria cronologia”.
In Slovenia il calo più evidente è stato registrato nei negozi di generi alimentari e farmacie, con una flessione delle presenze del 91 per cento, seguono negozi e attività ricreative a meno 81, stazioni e trasporti a meno 51, luoghi di lavoro a meno 45, mentre è solo del 34 per cento la flessione delle presenze nei parchi. Aumenta naturalmente la presenza in casa del 13 per cento. A livello regionale i dati di Lubiana e Capodistria sono in linea con quelli nazionali, mentre a Maribor c’è una maggior presenza nelle case, il 26 per cento.
In Italia la categoria con la maggiore flessione è quella dei negozi e attività ricreative, in cui rientrano anche bar e ristoranti, con la presenza calata del 95 per cento. Diminuiscono anche l’affluenza ai parchi del 90 per cento, e gli accessi a negozi di generi alimentari e farmacie, meno 82 per cento. Meno 86 per cento delle presenze nelle stazioni, mentre la flessione è meno pronunciata, 62 per cento, sui posti di lavoro. Sale naturalmente la presenza nelle abitazioni, più 24 per cento.
Guardando alle regioni, le Marche e il Molise hanno dati di aumento della presenza in casa superiori alla media nazionale, 27 e 28 per cento; il calo maggiore sui posti di lavoro è quello della Sicilia con il 67 per cento, mentre per quanto riguarda i negozi di alimentari e farmacie, gli unici aperti dall’inizio del Lockdown, quelli meno frequentati sono gli esercizi del Veneto con un calo del 98 per cento delle presenze, mentre quelli più affollati sono gli esercizi del Lazio con un calo solo, si fa per dire, del 71 per cento.
Alessandro Martegani