I super ricchi posseggono sempre di più, in dieci anni le loro entrate sono aumentate di 42 mila miliardi. Secondo l'Oxfam l'uno per cento più facoltoso del pianeta è cresciuto in misura 34 volte superiore a quella del 50 per cento più povero. In base all'analisi la ricchezza media di un esponente dell'uno per cento più facoltoso su scala globale è aumentata di quasi 400 mila dollari contro i 335 dollari incamerati in media da un rappresentante del 50 per cento più povero. Il rapporto è stato pubblicato in occasione del vertice dei Ministri delle Finanze e dei Governatori delle Banche Centrali del G20 in corso a Rio de Janeiro, in Brasile. In una nota il summit ha evidenziato che rappresenta un importante banco di prova per la verifica del grado di convergenza tra le più grandi economie sulla proposta avanzata dalla presidenza di turno brasiliana, supportata da Sud Africa, Francia e Spagna, per la definizione di un nuovo standard globale. Per Oxfam i cittadini reclamano sistemi fiscali più equi, un'azione più incisiva contro la crescente concentrazione di ricchezza e potere al vertice della piramide sociale, e risorse certe e adeguate per contrastare l'avanzare della povertà. Nel documento si precisa che negli ultimi quarant'anni i miliardari globali hanno, in media, versato su base annua al fisco l'equivalente dello 0,5 per cento del valore dei propri patrimoni, mentre i patrimoni hanno registrato un rendimento nominale annuo lordo del 7,5 per cento. Inoltre, la quota di reddito nazionale dell'uno per cento dei precettori di redditi più elevati nei Paesi G20 è cresciuta del 45 per cento mentre l'aliquota massima dell'imposta sui redditi si è ridotta di circa un terzo. Il rapporto stima infine che nei Paesi del G20 per ogni dollaro di entrate fiscali meno di otto centesimi derivano da imposte sulla ricchezza.
Franco de Stefani