Foto: AP
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Cinque mesi dopo l'inizio dell'incursione a Kursk, l'Ucraina ha lanciato una nuova offensiva oltre il confine russo, ma Mosca ha dichiarato di averla respinta, affermando anche di aver fatto progressi nel Donbass. La Russia ha preso Kurakhove e Pokrovsk, città strategiche, e ha intensificato la sua avanzata verso ovest. A partire da settembre 2024, Mosca ha recuperato metà del territorio precedentemente conquistato dall'Ucraina e ha proseguito con una tattica di avanzamento lento e progressivo, supportata da rinforzi dalla Corea del Nord. Le difese ucraine sono risultate indebolite, e la disponibilità di risorse umane a Kiev è diminuita, costringendo l'Ucraina a passare alla difensiva. I nuovi equipaggiamenti, come i caccia F-16 e i missili a lungo raggio, non hanno avuto l'impatto sperato. L'iniziativa militare sembra ora essere nelle mani della Russia, e l'offensiva ucraina su Kursk appare più come un tentativo di guadagnare terreno in vista di possibili negoziati. Zelensky e i suoi alleati occidentali sembrano indicare che la Russia ha fermato l'attacco e che la posizione ucraina in eventuali trattative non dipenderà da territori conquistati, ma da una narrazione più complessa. Dal 2014, la Russia ha conquistato un quinto del territorio ucraino, e Putin ha dichiarato che qualsiasi negoziato dovrà partire da questa posizione. Zelensky ha ammesso che ripristinare i confini ucraini di undici anni fa sarà difficile, mettendo la Russia in una posizione di vantaggio. La finestra per i negoziati potrebbe aprirsi con l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, ma la situazione rimane incerta. Esistono forze in Russia, Ucraina e tra gli alleati occidentali che sono contrarie a una pace negoziata, desiderando estendere il conflitto o ottenere la sconfitta totale dell'altra parte. Il fallimento degli accordi di Istanbul nel 2022 evidenzia la difficoltà di raggiungere un accordo. Nel frattempo, la Turchia si è dichiarata disponibile a ospitare nuovi negoziati, ribadendo il suo ruolo di mediatore per una pace duratura.

Corrado Cimador