La memoria dei morti è uno dei precetti del Talmud, che ogni ebreo ha il dovere di rispettare, perciò la giornata nella quale si ricorda il dramma della Shoah non poteva che essere dedicata a questo dovere, al quale, però, in questo caso sono chiamati tutti gli esseri umani al di là della loro appartenenza.
L’orrore dei campi di concentramento, che rappresentano un unicum nella storia dell’umanità, e tutto ciò che li precedette, come il silenzio della maggioranza davanti alle leggi razziali ed alle discriminazioni di milioni di cittadini europei, dovrebbe ancora farci riflettere, visto che in tutta Europa l’antisemitismo e l’intolleranza verso la diversità sembrano essere di nuovo sdoganate dal pensiero mainstream e dal linguaggio politico.
Ricordare la Shoah, quindi, non è mai stato così importante, nonostante gli attacchi che vengono fatti sia da sinistra sia da destra alla necessità di continuare a ricordare questi eventi. Particolarmente sentita è la cerimonia che si terrà anche oggi nella risiera di San Sabba a Trieste, l’unico campo di concentramento nazista in Italia nel quale era attivo anche un forno crematorio.
Barbara Costamagna