Il giorno della marmotta, che si svolge ai primi di febbraio in una località dell’America rurale più profonda, rappresenta sicuramente una tradizione molto locale ma da decenni è balzata all’attenzione del pubblico internazionale per il famosissimo e divertentissimo film con Jim Murray “Ricomincio da capo”, la cui storia gira tutta intorno a questa strampalata tradizione che viene tramandata a Punxsutawney, una cittadina della Pennsylvania dove ogni anno migliaia di persone si danno appuntamento per assistere all’uscita dalla tana di un gruppo di marmotte che se si ritraggono spaventate vedendo la loro ombra prevedono che l’inverno durerà ancora sei mesi altrimenti la primavera è ormai alle porte.
Una predizione che i metereologi e gli etologi hanno dimostrato non aver nessuna valenza scientifica basandosi solamente sul caso, ma che continua ad affascinare tutta l’America tanto che il suo esito è sempre riportato su tutti i media nazionali.
Quest’anno però a rovinare la festa oltre alla pandemia ci ha pensato il decesso di una dei protagonisti di questa giornata: la marmotta Milltown Mel, che è deceduta poco prima dell’evento. La sua morte è stata annunciata sui social dalle autorità cittadine che hanno comunicato che Milltown Mel era passato recentemente oltre l’arcobaleno e che nessun sostituto poteva essere trovato per quest’anno visto che tutte le altre marmotte erano ancora in letargo e che quindi un rimpiazzo sarebbe arrivato solo il prossimo anno.
La predizione comunque c’è stata visto che a far capolino dalla sua tana è stato un suo compagno, Groundhog Phil, che non ha portato, però, buone notizie visto che ritraendosi ha sancito che l’inverno dovrebbe durare ancora sei settimane.
Barbara Costamagna