Che si tratti di una questione di massima urgenza testimonia il fatto che gran parte dei leader G7 abbia chiesto un intervento immediato in Brasile. Parlando in un video, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha dichiarato che l'obiettivo del summit deve essere "mandare un chiaro appello per fare il possibile affinché' la foresta pluviale smetta di bruciare". Gli incendi hanno messo in discussione anche diversi accordi bilaterali: il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, ha spiegato che la situazione in Amazzonia potrebbe influire sulla ratifica dell'accordo commerciale tra Unione europea e il mercato comune dell'America meridionale, fintanto che il Brasile consentirà la distruzione della foresta pluviale. Un analogo avvertimento era stato lanciato anche dal presidente francese, Emmanuel Macron, che nel discorso di apertura del vertice ha sollecitato la mobilitazione di tutte le potenze per scongiurare un disastro ambientale. Macron ha inoltre ricordato che le grandi sfide come il clima, la lotta alla disuguaglianza o all'insicurezza possono venir risolte solo agendo insieme. Il capo dell'Eliseo ha poi sottolineato come il suo obiettivo sia "convincere i partner che le tensioni sono negative per tutti" e ha esortato a lavorare in uno spirito di reale cooperazione per un'economia globale. Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha intanto autorizzato l'uso delle forze armate per combattere gli incendi nella foresta amazzonica. Al contempo si è però augurato che il rogo non venga utilizzato come pretesto per sanzioni internazionali.


Maja Novak


Foto: Reuters
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