“Ci stiamo preparando a festeggiare tutto”. Trump è convinto di avere vinto e di aver conquistato Pennsylvania, Michigan, Georgia e North Carolina e quindi di avere oramai più grandi elettori di quelli che gli servono per farsi riconfermare alla Casa Bianca. Il presidente ha evocato la possibilità di ricorrere alla Corte suprema per bloccare quello che starebbe avvenendo con il voto ed ha parlato anche di una grande truffa. Sulla stessa linea anche il premier sloveno, Janez Janša secondo cui gli americani hanno già riconfermato l’attuale inquilino della Casa Bianca. “Più i grandi media tireranno per le lunghe, più negheranno l’evidenza e maggiore sarà il trionfo di Trump”, ha commentato su Twitter. Per ora è stato l’unico leader europeo a rompere gli indugi e a dare per certa la riconferma del presidente.
Biden dal canto suo ha ostentato ottimismo ed ha precisato che sarà una lunga corsa e che bisognerà attendere che venga scrutinato l’ultimo voto.
Sta di fatto che la Associated Press non ha dichiarato ancora il vincitore. Ballano Arizona, Nevada e Wisconsin, in cui è in vantaggio Biden e Pennsylvania, Michigan, Georgia e North Carolina, dove è in testa Trump. Il nodo è quello dei voti per corrispondenza, dove ogni stato ha sue regole particolari per il conteggio ed anche per l’espressione del voto. Proprio qui Biden spera di trovare i voti necessari per rimontare. Al momento tutti gli scenari sono aperti, anche quello di un pareggio. In questo caso il congresso sceglierebbe il presidente ed il senato il vicepresidente. Intanto gli Stati Uniti sembrano più polarizzati che mai, tanto che si evocano anche possibili scontri tra fazioni opposte. Un clima arroventato, dove anche la retorica dei contendenti, fa sembrare un confronto tra baronetti lo scontro che avvenne nel 2000, quando bisognò aspettare 36 giorni per avere la conferma che Bush aveva battuto Al Gore.
Stefano Lusa