Dopo il raid nella città di Jenin, in Cisgiordania, l'esercito di Israele avrebbe chiesto "lo sgombero" dell'ospedale Ibn Sina, il principale istituto sanitario della zona. All'alba i militari di Israele avrebbero circondato l'ospedale, perquisito le ambulanze e chiesto lo sgombero della struttura tramite annunci con gli altoparlanti. I paramedici sarebbero stati costretti a uscire dall'ospedale con le mani in alto, per poi essere perquisiti nel cortile. Secondo fonti israeliane sono stati uccisi 5 miliziani armati. 6 invece i sospetti operativi di Hamas tra i 21 ricercati palestinesi arrestati in Cisgiordania da Israele.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha intanto spiegato che nell'ospedale Al Shifa di Gaza, Hamas ha allestito un centro di comando. "Avevamo prove concrete che c'erano dei terroristi nell'ospedale. E sono scappati mentre le nostre forze si avvicinavano", ha detto in un'intervista alla CBS. Netanyahu ha anche affermato che Israele sta facendo il possibile per tenere i civili lontani dal pericolo, i tentativi di ridurre al minimo le vittime però, ha ammesso, "non hanno avuto successo".
Secondo il Programma alimentare mondiale dell'Onu, i civili di Gaza rischiano di morire di fame poiché cibo e acqua sono diventati "praticamente inesistenti. Con l'inverno che si avvicina velocemente, i rifugi insicuri e sovraffollati e la mancanza di acqua pulita", ha detto la direttrice esecutiva del Programma, "i civili si trovano ad affrontare l'immediata possibilità di morire di fame".
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