Modello gonfiabile di un carro armato T-72
Modello gonfiabile di un carro armato T-72

L’uso di sagome o armamenti finti per depistare il nemico non è una novità: lo avevano già fatto prima dello sbarco in Normandia gli alleati, per non far capire ai ricognitori tedeschi dove si stessero ammassando le truppe, e una volta in Francia fu addirittura creato un “Ghost Army” composto da artisti, pubblicitari, esperti del suono, attori, architetti e scenografi per confondere il nemico.
In tempi più recenti sagome o modelli gonfiabili o in vetroresina di aerei e carri armati erano stati messi in bella evidenza nel corso della guerra in Iraq e in altri conflitti, e sembra che anche nella guerra in Ucraina quello degli armamenti fasulli sia un mercato fiorente.

Modello di un M47 Patton
Modello di un M47 Patton

Un’azienda della Repubblica Ceca, che produce aerei, mezzi militari e carri armati gonfiabili, ha incrementato il fatturato nell’ultimo anno, e anche aggiunto un modello di lanciarazzi in dotazione all’esercito ucraino. È in grado di riprodurre perfettamente carri armati, veicoli da combattimento di fanteria, veicoli corazzati e anche dei caccia.
Anche nella stessa Ucraina però si producono armi finte, che hanno un duplice scopo: da una parte si depista il nemico e si proteggono gli arsenali reali, dall’altra si fanno sprecare al nemico munizioni e risorse per distruggere strutture e mezzi del tutto inoffensivi.
La Metinvest, un colosso metallurgico e minerario con basi in Ucraina, Europa e Stati Uniti, ha iniziato la produzione in serie di finte apparecchiature radar e finti pezzi di artiglieria in metallo o addirittura in legno.
Riproduzioni abbastanza fedeli, ma del tutto inoffensive, anche se possono comunque provocare danni alle forze russe, che sprecano tempo e risorse per trovare e colpire le esche, le uniche armi che hanno successo solo se vengono distrutte.
“Il compito principale di questi prodotti è salvare la vita dei militari – ha detto Oleksandr Myronenko, Direttore operativo del Gruppo Metinvest-: ogni missile, ogni proiettile, ogni drone che l'aggressore usa su un oggetto di metallo o compensato riduce la sua capacità di usare queste munizioni contro l'equipaggiamento e le truppe ucraine".

Alessandro Martegani