Foto: EPA
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Il movimento palestinese ha formalmente accusato lo Stato ebraico di ostacolare deliberatamente la consegna di aiuti essenziali nella Striscia di Gaza, nonché di non ottemperare ai termini dell'accordo di cessate il fuoco precedentemente stipulato. Una condotta, hanno fatto sapere gli alti funzionari che potrebbe avere ripercussioni negative sul processo di liberazione degli ostaggi ancora detenuti. Altri esponenti del gruppo, rimasti anonimi, hanno espresso preoccupazione per le possibili conseguenze di ulteriori ritardi o mancate risoluzioni riguardanti la fornitura di sostegno. Il movimento ha pertanto rivolto un appello ai mediatori coinvolti nei negoziati, ovvero Qatar, Egitto e Stati Uniti, affinché intervengano attivamente per dirimere la questione e per garantire che Tel Aviv rispetti tutti gli impegni presi. Le autorità israeliane hanno prontamente respinto tali accuse definendole infondate e prive di veridicità. Nel frattempo, un consistente numero di persone ha fatto ritorno a sud da nord dell’enclave palestinese, un'area che ha subito ingenti danni materiali: le autorità locali riferiscono di territori devastati con gravi difficoltà di approvvigionamento di acqua potabile e una carenza di alloggi adeguati per le centinaia di migliaia di persone che si prevede rientreranno anche nei prossimi giorni. Intanto le polemiche relative alle dichiarazioni del repubblicano Donald Trump sul trasferimento dei palestinesi in Egitto e Giordania continuano suscitando perplessità nel mondo politico internazionale. Un’iniziativa ha detto da subito il Presidente americano, volta ad allontanare i palestinesi da terre segnate da continue rivoluzioni e violenze e che non rappresenta unapulizia etnica.” Abdel Fattah Al-Sisi ha espresso la ferma opposizione dell'Egitto a un'azione di questo tipo, definendola un "atto di ingiustizia". Ha tuttavia dichiarato la disponibilità del suo Paese a collaborare con Washington per raggiungere una soluzione pacifica al conflitto, basata sulla formula dei due Stati. La proposta di Trump è stata criticata anche dalla Francia mentre l’estrema destra israeliana l’ha accolta con favore.

Alessia Mitar