Il Segretario Generale dell'Oms, Tedros, ha annunciato la fine dell'emergenza sanitaria globale per il Covid-19. "Ormai è un problema sanitario consolidato e in corso, ma non più un'emergenza" - ha spiegato il numero uno dell'Oms; ma ha avvertito che il virus continua a rappresentare una minaccia per la salute globale, soprattutto in considerazione del rischio di nuove varianti emergenti. In tre anni, il mondo è passato da circa 100 casi fuori dalla Cina a oltre 7 milioni di morti, ma si stima che il numero reale sia molto più elevato e superi i 20 milioni di vittime a livello globale. Ghebreyesus ha sottolineato l'importanza di prepararsi meglio alle future pandemie e di evitare errori commessi durante questa crisi sanitaria. Il Covid ha complessivamente infettato almeno 765 milioni di persone. Dall'inizio di quest'anno il numero dei contagi e delle vittime si è andato progressivamente riducendo a livello globale: nell'ultima settimana di aprile, l'Oms ha accertato 630 mila casi e 3.500 morti nel mondo, mentre nello scorso gennaio i positivi erano oltre un milione 300 mila e i morti 14 mila, in prevalenza per effetto della nuova ondata di casi in Cina.
Nonostante il numero di contagi e vittime si sia ridotto a livello globale, l'Oms ha pianificato una strategia basata su cinque direttive per gestire il Covid-19 nei prossimi anni, passando dalla fase di emergenza a una risposta di lungo periodo. Il nuovo Piano strategico globale di preparazione, prontezza e risposta al Covid-19 per il biennio 2023-2025 si basa su cinque pilastri: sorveglianza collaborativa, protezione della comunità, cure sicure e flessibili, accesso alle contromisure e coordinamento in caso di emergenza.
Corrado Cimador