Il viceambasciatore di Mosca al Palazzo di Vetro, Dmitry Polyansky, ha detto che si tratta di un tentativo degli Stati Uniti di fuorviare la comunità internazionale sulla situazione al confine con l'Ucraina. "Il dispiegamento di truppe russe in territorio russo" è indicato come "minaccia alla pace e sicurezza internazionale", ha spiegato, sottolineando che Washington tenta di scatenare l'isterismo e usa la "diplomazia del megafono". Polyansky ha poi aggiunto - "Non ricordo un'altra occasione in cui un membro del Consiglio ha proposto una discussione sulla base delle sue stesse accuse e ipotesi infondate". Nel corso della riunione, l'ambasciatrice americana, Linda Thomas-Greenfield, ha detto: "L'aggressione della Russia non mette in pericolo solo l'Ucraina ma l'Europa. Continuiamo a sperare che Mosca scelga la strada della diplomazia e non del conflitto, ma non possiamo stare ad aspettare e vedere cosa succede". E ancora: "La situazione che stiamo fronteggiando in Europa è pericolosa e urgente e la posta in gioco per l'Ucraina, e per ogni Stato membro dell'Onu, non potrebbe essere più alta. Le azioni di Mosca colpiscono il cuore della Carta delle Nazioni Unite e sono una minaccia chiara alla pace e sicurezza". Gli Stati Uniti hanno quindi accusato la Russia di voler aumentare la propria forza militare in Bielorussia sino a 30 mila unità nelle prossime settimane, schierandole vicino al confine ucraino.
Le azioni della Russia sono state poi criticate dai rappresentanti di Albania, Francia e Gran Bretagna, che hanno ripetuto più o meno le parole dell'ambasciatrice americana, e hanno espresso un forte sostegno alla sovranità territoriale e all'indipendenza dell'Ucraina. Dalla riunione del Consiglio di sicurezza non è prevista alcuna azione formale, in quanto la Russia ha il diritto di veto.
Corrado Cimador