E' l'Ucraina a tenere banco nella riunione dei grandi in corso in Giappone. Come si legge in una nota dei leader del Sette Grandi riuniti a Hiroshima, il G7 esorta la Russia a porre fine "alla sua aggressione in corso e a ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente le sue truppe e il suo equipaggiamento militare dall'intero territorio dell'Ucraina".
Un'aggressione che costituisce una violazione del diritto internazionale, in particolare della Carta dell'Onu. Mentre una pace giusta non può essere realizzata senza il ritiro completo e incondizionato di truppe e attrezzature militari russe. La promessa dei leader del G7 è di impedire che la Russia possa prendere la tecnologia, le attrezzature industriali e i servizi dell'Occidente che supportano la sua macchina da guerra.
Il G7 ha anche concordato nuove sanzioni per fiaccare il Cremlino. Al fine di ridurre le entrate di Mosca è finito nel mirino l'export di diamanti, con l'obiettivo di limitare il commercio e l'uso di diamanti estratti, lavorati o prodotti in Russia, anche attraverso tecnologie di tracciamento.
Per la premier italiana, Giorgia Meloni, si tratta di un esordio tra i 7 grandi iniziato con un bilaterale con il padrone di casa, Fumio Kishida, da cui riceverà il testimone della guida. Per Meloni anche un bilaterale con il collega tedesco, Olaf Scholtz, con il quale ha affrontato anche la questione ITA Airways/Lufthansa, e un ruvido scambio di opinioni con il premier canadese, Justin Trudeau, sui diritti della comunità Lgbtq+ nel corso del bilaterale che si è tenuto prima dell'avvio dei lavori. Secondo i media canadesi presenti alla prima parte della riunione, Trudeau si è detto "preoccupato da alcune" posizioni in materia del governo italiano.
Valerio Fabbri