La guerra in Ucraina è iniziata nel 2014 e da allora la NATO sta addestrando i militari ucraini per resistere all'invasione russa. Non si tratta di propaganda putiniana, ma delle parole adamantine del segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, al termine della riunione dei paesi riuniti nel gruppo di contatto sulla crisi in Ucraina. Un'affermazione perentoria che mette sul tavolo il confronto indiretto fra Russia e forze dell'alleanza atlantica sul territorio ucraino.
Ma se le parole di Stoltenberg sono risuonate come un favore alla macchina della propaganda del Cremlino, è stata la Difesa Usa a fare un'analisi della situazione con i suoi uomini di punta, mentre il rischio è che la guerra si sposti nei cieli.
"La riunione arriva in un momento critico, il Cremlino sta ancora scommettendo sul fatto che ci fermeremo, ma un anno dopo siamo più uniti che mai", ha detto il leader del Pentagono, Lloyd Austin, secondo cui il sostegno all'Ucraina durerà fino quando necessario. Parole ribadite poi dal capo di Stato maggiore congiunto degli Usa, il generale Mark Milley, che ha definito la Russia un "paria globale" e la Nato e la sua coalizione più forti che mai.
Ma il conflitto rischia ora di spostarsi all'aviazione, in concomitanza con il proliferare nei cieli di oggetti oscuri. Mentre era in corso il summit del gruppo di contatto, nello spazio aereo nazionale della Romania il ministero della Difesa ha rilevato un oggetto volante non identificato, ma gli aerei dell'aviazione rumena sotto il comando NATO non sono riusciti a confermarne la presenza. Venerdì scorso la Moldavia aveva convocato l'ambasciatore russo dopo che un missile destinato all'Ucraina aveva sorvolato lo spazio aereo del paese. Fonti ucraine poi avevano inizialmente detto che il missile aveva sorvolato anche la Romania, ma Bucarest aveva smentito. Lunedì scorso, infine, il ministero della Difesa olandese ha riferito che due suoi caccia F-35 hanno intercettato una formazione di tre aerei militari russi sopra la Polonia e li hanno scortati fuori da tale spazio aereo.
Valerio Fabbri