La vita e l’economia sono in ripresa, ma i danni provocati dal blocco dell’economia nel corso della pandemia faranno vedere i propri effetti nei prossimi mesi se non anni. Sono proprio le attività economiche più deboli, magari colte dalla pandemia in fase di avvio o con una importante quota di debito, a soffrire maggiormente e purtroppo c’è chi se ne approfitta.
Anche i dati della BCE rivelano un aumento delle truffe e frodi online: opportunità di finanziamento apparentemente convenienti, che poi si scoprono molto diverse, se non delle vere e proprie truffe. Si assicurano aiuti per ottenere altri prestiti, nonostante il rifiuto ufficiale delle banche, o investimenti “facili e sicuri” per fare soldi in poco tempo, che si rivelano poi puntualmente fallimentari, ma dall’altra parte ci sono spesso persone disperate, che cedono alle facili speranze. Solo in Italia si calcola che le transazioni fraudolente ammonterebbero a 1,8 miliardi di euro.
“L’unica via legale e sicura - spiega Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it, struttura da anni al fianco di privati e imprenditori sovra indebitati - è quella di rivolgersi a un professionista”, in grado di utilizzare strumenti come ad esempio la legge italiana “Salvasuicidi”, che può far ottenere alla persona in difficoltà uno stralcio di parte del debito e un piano di rientro sostenibile.
Bertollo ha anche raccolto in un libro (“Fatti e non parole – Raccolta di testimonianze, articoli e successi di Legge3.it”) alcuni consigli per non cadere nelle mani dei truffatori: affidarsi a dei veri professionisti; diffidare da chiunque prometta di eliminare i debiti senza far perdere la casa; bisogna diffidare anche da chi non chiede un onorario, perché per avere buone possibilità di riuscire ad aderire ai benefici della legge bisogna affidarsi a dei professionisti veri che, inevitabilmente, chiedono di essere pagati; controllare che le persone a cui ci si affida possano offrire una Garanzia e una Certificazione che provi la loro professionalità: evitare le soluzioni fantasiose o rischiose.
Alessandro Martegani