Nel corso dell'incontro con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha riferito che domani il presidente statunitense, Joe Biden, sarà in Israele per "confermare la solidarietà" al Paese e per lavorare sulla liberazione degli ostaggi. Blinken ha poi annunciato un accordo con l'obiettivo di far arrivare aiuti umanitari ai civili intrappolati a Gaza.
Le forze armate israeliane hanno riferito che, dopo 11 ore di pausa, sono ripresi stamani i lanci di razzi da Gaza verso le comunità nel sud di Israele.
Nelle ultime 24 ore, comunque, Israele ha lanciato più di 200 attacchi contro obiettivi terroristici appartenenti ad Hamas e alla Jihad islamica in tutta la Striscia. Nella notte sono stati colpiti anche il quartier generale militare di Hamas e diversi tunnel sotterranei. Altri due leader di Hamas sono stato uccisi nell'ultima giornata. Preso di mira, inoltre, il valico di Rafah.
Nella parte meridionale di Gaza, comunque, Israele ha ripreso le forniture idriche. Il portavoce dell'esercito israeliano ha detto che finora 600.000 abitanti di Gaza hanno evacuato l'area in seguito agli avvertimenti lanciati dalle forze di difesa di Israele, 100.000 quelli rimasti in città. All'interno dei confini israeliani sono circa mezzo milione le persone sfollate: evacuato tutto il sud di Israele e 20 insediamenti nel nord del Paese.
Al contempo Hamas ha diffuso il video di una donna israeliana in ostaggio a Gaza, che dichiara di essere stata rapita. La ventunenne afferma che i rapitori si sono presi cura di lei, ma chiede di tornare a casa. Secondo l'esercito di Israele, il video "è terrorismo psicologico condotto da Hamas contro i cittadini di Israele". Secondo un portavoce delle Brigate al Qassam, sono tra 200 e 250 gli ostaggi in mano a Hamas e altre frazioni palestinesi. Gli ostaggi vengono trattati bene, ha detto, secondo la fede islamica, e saranno rilasciati quando "le circostanze lo consentiranno".
Le forze di Israele intanto hanno fatto sapere "di aver ucciso 4 terroristi che tentavano di infiltrarsi nel Paese dal Libano" e stavano cercando di piazzare un ordigno esplosivo vicino al confine. In risposta, Israele ha lanciato un attacco aereo nella zona. L'esercito israeliano inoltre ha risposto con l'artiglieria ad un attacco con missili anticarro rivendicato da Hezbollah a Metulla, una zona militare chiusa al confine tra Israele e Libano.
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