La democratica Nancy Pelosi è fermamente convinta di recarsi a Taiwan ad agosto per portare un messaggio transatlantista all'isola. Seconda nella linea di successione alla Casa Bianca, Pelosi diverrebbe il politico statunitense più alto in grado a visitare Taiwan dal 1997. La Cina ha minacciato "misure decise e forti" non specificate se dovesse andare avanti nel suo intento, il che, secondo gli analisti, potrebbe far aumentare le tensioni nello Stretto, considerato una delle principali potenziali polveriere asiatiche. Pelosi è stata una strenua critica della Cina durante i suoi tre decenni al Congresso. Nel '91 ha esposto uno striscione in piazza Tiananmen per ricordare le vittime del massacro; negli anni '90 si è opposta a rapporti commerciali favoriti fra Pechino e Washington e nel 2001 chiesto a Bush di boicottare la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi. Inoltre, nel 2019 è stata la principale sostenitrice delle proteste pro-democrazia a Hong Kong, rendendosi bersaglio di caustiche critiche da parte di Pechino. La tappa taiwanese dell'82-enne Pelosi, rientra nel programmato tour asiatico comprendente ancora Giappone, Singapore, Indonesia e Malesia. La missione della Pelosi è stata sconsigliata dal Pentagono, secondo il presidente Biden che, a sua volta non appoggia apertamente l'intento per timore di esacerbare i rapporti con il Dragone specie mentre è in atto il conflitto russo-ucraino. Per Pechino l'eventuale presenza di Pelosi a Taiwan, invece, è vista come la volontà esplicita, da parte dell'amministrazione Biden, di utilizzare la questione taiwanese come elemento per rafforzare il partito Dem e per fare pressioni su Pechino. A novembre, infatti, è in programma il voto di 'metà mandato' che, con ogni probabilità, cambierà gli equilibri politici di Washington, anche in vista delle presidenziali del 2024. Gli analisti repubblicani ovviamente soffiano sul fuoco, considerano l'eventuale annullamento del viaggio come una capitolazione del governo Biden. Intanto, il Pentagono ha annunciato il rafforzamento della sicurezza aerea e navale nell'area. Il portavoce del ministero della Difesa cinese Tan Kefei ha avvertito che l'esercito cinese "non starà a guardare" e ha invitato gli Stati Uniti a rispettare il loro impegno nei confronti della Cina di non riconoscere l'indipendenza di Taiwan.
Corrado Cimador