Foto: Reuters
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Un summit quello che si sta svolgendo negli Stati Uniti che vuole mantenere fede alle promesse fatte dai Capi di Stato e di governo negli scorsi mesi. "L'Ucraina può contare sempre sul nostro appoggio" è stato detto in una dichiarazione congiunta. I leader dei Paesi si sono impegnati a fornire al Paese invaso almeno 40 miliardi di euro in aiuti militari "entro il prossimo anno" per aiutarlo a combattere contro la Russia. Ribadiscono che si tratta del più vasto piano di difesa dalla Guerra Fredda. Il segretario generale Jones Stoltenberg ha precisato che tutti gli aiuti forniti non sono atti di pura beneficenza, ma piuttosto strumenti per garantire la sicurezza e il benessere di tutti. Sebbene non abbiano adottato un calendario per il percorso di adesione dell'Ucraina, i 32 membri dell'Alleanza hanno assicurato che il processo avverrà poiché' "è solo questione di tempo perché il futuro del Paese è nella NATO." Parole che hanno trovato conferma anche da parte di Biden che durante la cena formale alla Casa Bianca ha dichiarato che tutti i componenti condividono "una fede comune nella dignità, nell'uguaglianza, nella democrazia e nella libertà." La sicurezza di tutti, ha detto ancora, dipende da quella di ognuno. Durante i diversi interventi l'operato di Mosca è stato aspramente criticato: "La Russia unica responsabile del conflitto che viola palesemente il diritto internazionale. Non può rimanere impunita." è stato detto. Espressa poi notevole preoccupazione per la vicinanza tra Mosca e Pechino. Gli alleati ritengono che la Cina sia "complice" nell'aggressione russa al Kiev; secca e immediata la risposta giunta da Pechino che tramite la sua fonte diplomatica ha invitato l'Alleanza a cessare la sua narrativa di una "minaccia cinese", sottolineando di non avere nessun ruolo nella crisi. Pechino ha ribadito la sua posizione di neutralità, affermando di aver sempre lavorato per la pace e per una soluzione politica tra le due parti.