Il Ministero della Difesa di Mosca ha riferito che il primo obiettivo per le forze russe in Ucraina è il controllo dell'intera regione del Donbass, nell'est del Paese. Gli attacchi per infliggere perdite alle forze ucraine nei territori assediati, si legge in un comunicato, hanno lo scopo di impedire che Kiev invii rinforzi verso il Donbass. Finora, secondo il Ministero, sono circa 1.350 i soldati russi morti nelle operazioni militari in Ucraina, i feriti sono più di 3.800. Sempre secondo Mosca, quasi 6.600 combattenti sono giunti da 62 paesi stranieri in Ucraina, su invito delle autorità di Kiev, per combattere contro l'invasione russa. Per il Ministero della Difesa russo, si tratta di "mercenari e terroristi".
I soldati russi stanno intanto ricevendo dai propri superiori l'indicazione che la guerra debba finire entro il 9 maggio, data in cui la Russia celebra la Giornata della vittoria in memoria della capitolazione della Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale.
Per quanto riguarda le trattative tra Mosca e Kiev, il capo negoziatore russo ha affermato che "sulle questioni politiche" non sono stati fatti progressi. Le posizioni stanno invece diventando "più vicine" su questioni secondarie, ha aggiunto.
Al contempo, il presidente russo, Vladimir Putin, ha accusato l'Occidente di avere un atteggiamento nazista verso la cultura russa. Ritiene inoltre che attualmente è in corso una discriminazione di tutto ciò che è legato alla Russia. "L'ultima volta sono stati i nazisti in Germania, circa 90 anni fa, a condurre una tale campagna di distruzione della cultura indesiderabile", ha affermato il capo del Cremlino durante un incontro con esponenti del mondo culturale. "Ci ricordiamo bene delle immagini dei libri bruciati nelle piazze".
E. P.