Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha detto che le forze di difesa stanno "preparando nuove fasi della guerra" contro le milizie di Hamas. L'incursione di terra nella Striscia di Gaza "si terrà nel momento opportuno", ha sottolineato, precisando che il popolo israeliano dovrà prepararsi ad una lunga guerra. "Stiamo preparando il terreno per la continuazione della campagna" militare e "seguiranno nuove fasi", ha affermato ancora il ministro. Gallant ha inoltre promesso determinazione "per far tornare gli ostaggi alle loro famiglie". Giunge comunque notizia che nei bombardamenti israeliani contro Gaza 50 degli ostaggi in mano a Hamas avrebbero perso la vita.
Hamas intanto risponde al fuoco israeliano con una massiccia raffica di missili sul centro di Israele, anche su Tel Aviv secondo il Times of Israel. Le sirene di allarme hanno suonato in molte città.
Un razzo si è schiantato anche sulla cittadina di Taba, in Egitto, dove c'è un valico di frontiera con Israele. 5 le persone rimaste ferite, danneggiato un edificio residenziale. Lo riportano i media locali, vicini ai servizi segreti egiziani. La caduta del missile è stata confermata anche da testimoni all'agenzia di stampa francese AFP.
Intanto una delegazione di Hamas è giunta a Mosca per parlare con "gli attori chiave, per risolvere la crisi il più presto possibile". Lo ha confermato il Ministero degli Esteri russo. Nel Paese, infatti, Hamas non è considerato un gruppo terroristico. Il Ministero ha poi rivelato che nella capitale russa si trova anche il viceministro degli Esteri iraniano. L'Iran, lo ricordiamo, è l'arcinemico di Israele e sostiene da lungo le milizie di Hamas, ha però sviluppato anche forti legami con la Russia. Imminente, secondo il Cremlino, pure una visita a Mosca del presidente palestinese, Mahmoud Abbas. Secondo il portavoce del Ministero degli Esteri israeliano, "l'invito di alti funzionari di Hamas a Mosca" è "un passo osceno che dà sostegno al terrorismo e legittima le atrocità dei terroristi di Hamas".
Intanto il Consiglio Ue ha espresso la "più profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione umanitaria a Gaza" e ha chiesto "un accesso umanitario continuo, rapido, sicuro e senza ostacoli e aiuti per raggiungere coloro che ne hanno bisogno attraverso tutte le misure necessarie, compresi corridoi umanitari e pause per soddisfare le esigenze umanitarie. L'Unione europea lavorerà a stretto contatto con i partner della regione per proteggere i civili, fornire assistenza e facilitare l'accesso al cibo, all'acqua, alle cure mediche, al carburante e ai ripari", si legge ancora in un comunicato. Il Consiglio Ue ha ribadito "la sua condanna nei termini più forti possibili nei confronti di Hamas" ed ha sottolineato "con forza il diritto di Israele a difendersi". Bruxelles ha poi fatto un appello a Hamas a rilasciare "immediatamente tutti gli ostaggi" e si detta "pronta a contribuire alla rivitalizzazione del processo politico sulla base della soluzione a due Stati".
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