"Everything everywhere all at once", oltre al premio più ambito della serata, quello per il miglior film, si porta a casa altre sei statuette: a Daniel Kwan e Daniel Scheinert i premi per la miglior regia e la miglior sceneggiatura, Michelle Yeoh trionfa come miglior attrice protagonista, Ke Huy Quan come miglior attore non protagonista, Jamie Lee Curtis come miglior attrice non protagonista e a Paul Rogers va l'Oscar per il miglior montaggio. "Il cinema va seguendo gli anni e su internet si cambia ogni millisecondo, ma questo film resterà per generazioni", ha commentato Daniel Kwan. "Everything everywhere all at once" ha avuto un grandissimo successo al botteghino americano, il film indipendente è partito da outsider in questa stagione dei premi per poi riscontrare un clamoroso consenso. E già prima di questa incredibile nottata aveva raggiunto il traguardo di film più premiato di sempre, superando "Il signore degli anelli - Il ritorno del re".
Grande successo anche per la pellicola tedesca "Niente di nuovo sul fronte occidentale", che ha ottenuto in tutto quattro statuette.
Brendan Fraser si aggiudica il Premio Oscar come miglior attore protagonista, grande favorito, per "The whale", che porta a casa in tutto due statuette.
Intanto Hollywood da uno schiaffo simbolico al capo del Cremlino, Vladimir Putin, premiando come miglior documentario proprio quello dedicato all'oppositore del regime russo, Alexey Navalny. Sul palco anche la moglie che dice: "Sogno il giorno in cui sarai libero e sarà libero il nostro Paese".Standing ovation, intanto, per Lady Gaga che prima della performance live della canzone candidata "Hold My Hand" da "Top Gun: Maverick" ha affermato: "Abbiamo tutti bisogno di eroi. Trova il tuo eroe dentro di te". Gaga si è cambiata dall'abito da sera e si è esibita al pianoforte in jeans e maglietta nera, senza trucco.
Da segnalare anche il debutto agli Academy Awards del premio Nobel per la Pace, Malala Yousafzai. La presenza dell'attivista pachistana per i diritti delle donne è legata al suo ruolo di produttrice di "Stranger at the Gate" inserito tra i finalisti per il miglior corto documentario.
E. P.