Foto: Reuters
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Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha evidenziando un aumento delle minacce militari vicino alle frontiere occidentali russe a causa di Stati Uniti e Nato, ha quindi annunciato la creazione di nuove basi militari presso il confine.
Sempre secondo Shoigu, in Ucraina "i gruppi delle forze armate russe, insieme alle milizie popolari di Lugansk e della Repubblica popolare di Donetsk, continuano ad espandere il loro controllo sui territori del Donbass. La liberazione della Repubblica popolare di Lugansk si sta avvicinando alla fine", ha precisato durante la riunione del Consiglio dei ministri.
Kiev - al contempo - ha ordinato ai difensori dell'acciaieria Azovstal di smettere di combattere. Lo ha annunciato il comandante del battaglione Azov, Denys Prokopenko, ancora nello stabilimento dopo che, secondo Mosca, circa in 2.000 soldati ucraini si sono arresi. "Il comando militare superiore ha dato l'ordine di salvare la vita dei soldati della nostra guarnigione e di smettere di difendere la città" di Mariupol, ha affermato Prokopenko.
Solo ieri - secondo le Forze congiunte ucraine - le truppe russe hanno bombardato 54 insediamenti nelle regioni di Donetsk e Lugansk, uccidendo 20 civili. A Severodonetsk, secondo quanto riferito dal capo dell'amministrazione militare regionale, i russi hanno aperto il fuoco su una scuola dove si nascondevano centinaia di persone, uccidendo almeno tre residenti.


E. P.