La NATO invierà 10 navi nel Mar Baltico per proteggere infrastrutture sensibili. La decisione, che segue una richiesta della Finlandia e dell'Estonia, prevede l'invio di imbarcazioni provenienti dai paesi membri dell'Alleanza Atlantica, nonché l'utilizzo di quelle già in servizio, con permanenza fino ad aprile. L'obiettivo primario di questa operazione è la "deterrenza", sebbene le navi NATO non possano impedire il transito di altre imbarcazioni nelle acque internazionali. La mossa arriva a seguito di un incidente recente in cui la Finlandia ha segnalato la rottura del cavo elettrico sottomarino Estlink-2, che collega il paese con l'Estonia. Il presidente finlandese Alexander Stubb ha sottolineato su X la necessità di "eliminare" la minaccia rappresentata dalla "flotta fantasma" russa, e anche il responsabile della rete elettrica finlandese ha ammesso che non si poteva escludere l'ipotesi di sabotaggio. La missione NATO nel Baltico prevede pattugliamenti delle infrastrutture sensibili, tra cui i cavi energetici e di trasmissione dei dati. Le navi alleate, sebbene possano svolgere il proprio compito di sorveglianza, non avranno l'autorità di bloccare il passaggio di altre imbarcazioni nelle acque internazionali. In parallelo, anche le forze navali finlandesi ed estoni monitoreranno il Golfo di Finlandia. La Finlandia, dopo il danneggiamento di Estlink-2, non esclude che la causa possa essere un attacco deliberato, soprattutto considerando che due navi sono state rilevate nelle vicinanze del cavo danneggiato. Non è la prima volta che si verifica un incidente di questo tipo: nel mese di novembre, infatti, il cavo C-Lion1, che collega la Finlandia alla Germania, era stato reciso, così come un altro cavo tra Svezia e Lituania.
Corrado Cimador