La Cina dovrà prendere contromisure se gli Stati Uniti metteranno nuovi dazi sui prodotti del paese. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli esteri cinese dopo che il presidente statunitense Trump ha annunciato una nuova raffica di dazi del dieci per cento. Le nuove tariffe partiranno il primo settembre prossimo e riguarderanno i restanti 300 miliardi di dollari di merci e prodotti cinesi importati negli Stati Uniti dopo quelli al 25 per cento su 250 miliardi di export made in China. Male i mercati finanziari dopo la notizia. I mercati cinesi infatti sono crollati, con gli investitori alla ricerca di coperture dopo che Trump ha annunciato i nuovi dazi a partire dal primo settembre prossimo causati dalla mancanza di progressi nei colloqui sul commercio tra i 2 paesi. Trump ha evidenziato che imporrà dazi del dieci per cento sui rimanenti 300 miliardi di dollari di merci di importazione cinese, rompendo in questo modo la tregua raggiunta con il suo omologo Xi Jinping nel vertice del G20 in Giappone. La riposta di Pechino è stata che se i nuovi dazi entreranno in vigore saranno adottate delle contromisure di pari portata. Il leader statunitense ha precisato che il suo omologo Xi sta proseguendo in modo troppo lento le negoziazioni dopo avere incontrato il rappresentante al commercio statunitense Lighthizer ed il segretario al tesoro Mnuchin. L'incontro verteva sul vertice avvenuto in settimana con le controparti cinesi al commercio, il primo condotto ad alto livello dalla tregua adottata nel giugno scorso. Fonti bancarie cinesi hanno espresso la loro preoccupazione indicando che il mercato non è pronto per i nuovi dazi. Le fonti hanno aggiunto che non è semplice stimare l'impatto, ma che questo sarà decisamente importante. Intanto la divisa cinese, lo Yuan, è scivolato ai minimi dal novembre 2018 in apertura delle borse prima di riuscire a risalire ma senza parificare le perdite.
Franco de Stefani