Sono 280 milioni le persone che potrebbero dover abbandonare le città costiere a causa del riscaldamento globale, decine di nazioni sono a rischio. Per il momento l'ONU ha reso noti soltanto i punti principali del suo ultimo rapporto sul clima, il più dettagliato degli ultimi anni, che sarà presentato a fine settembre.
Esperti affermano che saranno gli oceani i peggiori nemici dell’umanità, se l'uomo non agirà in fretta per ridurre e limitare la produzione dei gas ad effetto serra. Sempre secondo il rapporto, l'innalzamento delle temperature avrà un effetto domino, partendo dai mari e influirà sulla vita di miliardi di persone. Le grandi città costiere saranno sommerse dall'acqua, a causa degli effetti sulla biodiversità anche le riserve di pesce scompariranno. Inoltre, la frequenza e la potenza dei cicloni aumenteranno, la metà del permafrost - ovvero il suolo perennemente ghiacciato - si scioglierà.
Le Nazioni Unite ritengono che sono necessarie misure immediate: a fine settembre presenteranno anche un piano d'azione. Al momento però manca la cooperazione delle zone del mondo che da sole producono più del 60% delle emissioni, prima di tutto Cina, Stati Uniti, Unione europea e India. Secondo l'Onu questi Paesi non hanno intenzione di perseguire gli obiettivi per ridurre la produzione di gas ad effetto serra.
E. P.