Forse ci siamo già ormai spinti troppo in la. A dirlo è una bozza del rapporto del gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico dell'Onu. Il riscaldamento globale al di sopra della soglia fissata dall'accordo di Parigi sul clima avrebbe impatti sui sistemi umani.
Con 2 gradi in più circa 420 milioni di persone potranno aggiungersi agli altri esseri umani che sperimentano ciclicamente "ondate di caldo estremo" e 80 milioni in più di persone potrebbero essere minacciate dalla fame. Esodo, carenza d'acqua, estinzione della specie e carestie saranno fenomeni comuni a tutti gli abitanti del pianeta prima di una trentina di anni. Secondo il gruppo di esperti non servirebbe a nulla la riduzione delle emissioni di gas serra perchè ormai la situazione è troppo compromessa, tanto che secondo loro la vita sulla Terra potrà riprendersi dai grandi cambiamenti climatici evolvendosi in nuove specie e creando nuovi ecosistemi. Questo vale per tutti ma non per gli esseri umani che sono destinati a scomparire.
Il rapporto di valutazione sarà presentato prossimamente e sin dalle prime indiscrezioni quindi sembra molto più allarmistico del precedente, stilato nel 2014. L'intento è comunque quello di reindirizzare le prossime decisioni politiche, tenendo conto dello stato delle cose che non sembra essere proprio tra i migliori. Il documento non sarà pubblicato ufficialmente fino a febbraio 2022, dopo la sua approvazione per consenso da parte dei 195 stati membri.
Barbara Costamagna