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La campagna di Mosca contro la cosiddetta “propaganda” sulle tematiche LGBT non risparmia nemmeno uno dei figli più famosi della Russia e simbolo della storia della danza classica: Rudolf Nureyev.
Il teatro del Bolshoi di Mosca ha infatti comunicato di aver cancellato dal suo calendario il balletto "Nureyev", dedicato al genio della danza, per rispettare la nuova legge russa che vieta la "propaganda" sulle tematiche Lgbt.
"Lo spettacolo Nureyev – ha detto in una conferenza stampa il direttore del teatro, Vladimir Urin - è stato rimosso dal repertorio in connessione con la recente legge che in modo assolutamente chiaro evidenzia le questioni relative alla propaganda dei valori non tradizionali”.
Il balletto era andato in scena al Bolshoi nel dicembre 2017, in ricordo del leggendario danzatore e coreografo, del quale quest’anno ricorrono i 30 anni dalla scomparsa, ma negli anni successivi era stato attaccato perché Kirill Serebrennikov, uno dei principali registi e scenografi russi, coreografo della spettacolo, aveva accusato pubblicamente la Russia di essere responsabile della guerra in Ucraina, ma soprattutto perché considerato propaganda gay.
Dallo scorso anno la Russia ha inasprito la sua legislazione anti-Lgbt, già presente nel 2013, quando fu vietata la "propaganda gay" tra i minori. Dallo scorso anno invece è vietata in generale “la promozione di rapporti sessuali non tradizionali” su media, Internet, nei libri, film e altre produzioni culturali.
Alessandro Martegani