Foto: Reuters
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Dopo oltre 15 mesi di guerra tra Israele e il movimento palestinese Hamas, ieri mattina, con tre ore di ritardo, è entrato in vigore il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, in conformità con l'accordo raggiunto mercoledì scorso in Qatar. L'intesa avrebbe dovuto essere attuata alle 8.30, ora locale, le 7.30 secondo l'orario del Centro-Europa, ma il capo del governo israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato un ritardo dopo che il gruppo estremista non è riuscito a fornire in tempo i nomi dei tre ostaggi che sarebbero stati rilasciati per primi. Hamas ha spiegato di aver avuto "problemi tecnici"; solo in un momento successivo ha riferito i nomi delle tre donne che avrebbe liberato. Si tratta di Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher, rapite e portate a Gaza durante l'attacco del 7 ottobre 2023.
E poco dopo l'annuncio dei nomi, Tel Aviv ha confermato l'attuazione del cessate il fuoco, che ha consentito il rilascio delle donne. Hamas ha quindi consegnato gli ostaggi che ritornando in patria sono stati sottoposti a controlli medici prima di reincontrare le proprie famiglie. Secondo fonti mediche di Tel Aviv tutte e tre le donne sono in condizioni stabili, la loro salute però continuerà ad essere monitorata. Una di loro, comunque, ha perso due dita della mano mentre veniva rapita da Hamas.
Il governo israeliano, compreso il primo ministro, ha salutato il loro ritorno. "Un grande abbraccio a voi e alle vostre famiglie", ha detto il presidente Isaac Herzog, "questo è un giorno di gioia e conforto e l'inizio di un impegnativo viaggio di recupero e guarigione".
In Cisgiordania, intanto, una folla festante di centinaia di persone ha applaudito il passaggio degli autobus che trasportavano i 90 prigionieri palestinesi rilasciati dalla prigione israeliana di Ofer. Alcuni di loro sono stati portati a Ramallah e a Gerusalemme Est. Prima della liberazione, comunque, le forze di sicurezza israeliane e i rappresentanti della Croce Rossa, in coordinamento con il governo, hanno verificato l'identità di ogni prigioniero ed eseguito controlli medici. Diversi media riportano che tra i prigionieri palestinesi liberati ci sono 69 donne e 21 minorenni.
Un portavoce dell'ala armata di Hamas ha annunciato il movimento si impegna a rispettare l'accordo di cessate il fuoco, il successo di questo processo però dipenderà dalla volontà di Israele, ha detto.
Al contempo nella Striscia sono arrivanti aiuti umanitari. E migliaia di palestinesi sfollati hanno già iniziato a ritornare alle proprie case nel nord dell'enclave, distrutta dalla guerra.