Partito da Pyongyang a bordo di un treno blindato, Kim ha compiuto il suo primo viaggio all’estero dall’inizio della pandemia da Covid-19. Ai colloqui hanno partecipato anche i ministri degli Esteri e della Difesa russi e nordcoreani, com’era stato annunciato in precedenza, ma i negoziati si sono conclusi a quattr’occhi tra i due leader. Ancor prima del loro incontro, Kim si è detto convinto che la sua visita in Russia avrebbe contribuito ad “elevare ad un nuovo livello le relazioni” tra i due Paesi, ed è stato proprio questo uno dei temi discussi. “La Corea del Nord sarà sempre al fianco della Russia nella lotta contro l’imperialismo e per la costruzione di uno Stato sovrano” ha assicurato Kim. A favore di Mosca, il leader nordcoreano ha anche dichiarato che il sostegno nei confronti del presidente russo e delle decisioni del governo russo continuerà ad esserci. Da parte della Russia invece è stato confermato da Putin che la Corea del Nord verrà aiutata per costruire i satelliti di cui ha bisogno. Tornando a Kim, ha speso delle parole anche a sostegno dell’invasione russa in Ucraina, definendola una “guerra santa contro l’Occidente per la sua sovranità e la sua sicurezza”, inoltre ha espresso fiducia nella vittoria dell’esercito e del popolo russo. I colloqui hanno affrontato svariati temi, tuttavia, com’e stato specificato dal portavoce del Cremlino ancor prima che questi si concludessero, i due leader non hanno firmato alcun documento congiunto, nonostante la Russia “mantenga la sua posizione nelle Nazioni Unite e nel Consiglio di sicurezza, ciò non deve e non costituirà un ostacolo all’ulteriore sviluppo delle relazioni russo-coreane”. Nel frattempo, ancor prima che iniziasse il vertice tra Putin e Kim, la Corea del Nord ha lanciato due missili balistici a breve gittata nel Mar del Giappone, notizia resa nota dalla Corea del Sud, dopo aver assicurato che le loro forze armate avevano rafforzato la sorveglianza e la vigilanza in previsione di altri lanci. A tal proposito, gli analisti militari hanno notato che si tratta del primo lancio di missili avvenuto mentre il leader nordcoreano si trova fuori dal Paese.
B.Ž.