Il Presidente russo Putin si è felicitato per i colloqui tra Stati Uniti e Russia, avvenuti in Arabia Saudita, ed ha chiarito che l'Ucraina non sarà esclusa dalle negoziazioni volte a chiudere la guerra. Putin ha precisato che senza un crescente livello di fiducia tra Mosca e Washington è impossibile risolvere molti problemi, inclusa la crisi ucraina.
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Durante il suo commento, Putin ha evidenziato che il primo obiettivo dell'incontro era di ripristinare la fiducia, che Mosca non si è mai rifiutata di avere colloqui con l'Europa o con l'Ucraina e che sono state le rispettive autorità a rifiutare qualsiasi incontro. Putin ha indicato che Mosca è pronta a iniziare le negoziazioni e che quelle che ha definito reazioni isteriche al vertice erano completamente fuori posto. Per il Capo del Cremlino non sono necessarie mediazioni perché la delegazione statunitense ha operato senza pregiudizi e senza giudicare, e che ora le due parti devono preparare soluzioni che possano essere accettabili da entrambe in quanto una soluzione della crisi ucraina è la priorità per Mosca. Putin ha reso noto che durante i colloqui si è parlato anche di energia, in un vertice apposito che veda Stati Uniti, Russia e Arabia Saudita, di risolvere il problema del nuovo trattato Start sulla limitazione delle testate nucleari e di essere felice di incontrare Trump, ma che il vertice deve venire preparato e che quindi non è in grado di dire quando ciò avverrà. Putin ha speso anche qualche parola sull'attacco con un drone avvenuto contro il gasdotto del Caspio, nel sud della Russia, indicando che probabilmente è stato sferrato dagli ucraini che si sarebbero coordinati con gli alleati occidentali, in quanto Kiev non potrebbe organizzare un simile attacco da sola perché simili attacchi sono impossibili senza osservazione dai satelliti, i quali trasmettono dati ad alta precisione sugli obiettivi. Ha inoltre aggiunto che è impossibile riparare i danni al gasdotto in tempi brevi.
Franco de Stefani