Quarto giorno di proteste e disordini negli Stati Uniti dopo la morte, avvenuta a Minneapolis, di George Floyd, l'afroamericano soffocato da un agente, poi arrestato. L'autopsia sulla vittima ha escluso una diagnosi di asfissia traumatica o di strangolamento. La famiglia ha chiesto un'autopsia indipendente. Il referto medico ha evidenziato che gli effetti combinati dell'essere bloccato dalla polizia, delle sue patologie pregresse, coronaropatia e ipertensione, e di qualche potenziale sostanza intossicante hanno probabilmente contribuito alla sua morte. Le proteste intanto continuano e hanno causato il lockdown della Casa Bianca, dove i manifestanti hanno lanciato acqua contro gli agenti dei servizi segreti schierati. Alcune fonti non giornalistiche hanno affermato che sono stati usati i gas lacrimogeni contro la folla. Intanto il Pentagono ha chiesto all'esercito di tenere numerose unita' militari pronte ad essere dispiegate a Minneapolis, secondo quanto riferito dai media statunitensi, i quali hanno precisato che e' estremamente raro che il Pentagono dia un ordine del genere. Il governatore della Georgia Kemp ha dichiarato nel frattempo lo stato di emergenza nell'area di Atlanta, che gli permette di chiedere il dispiegamento fino a 500 unita' della Guardia Nazionale. Manifestazioni sono avvenute, oltre che a Washington, anche a New York, Houston, Detroit, e proteste sono previste nel fine settimana dall'Iowa alla Florida. A Detroit, in particolare, un ragazzo e' stato ucciso da alcuni spari provenienti da un SUV, indirizzati contro una folla che stava manifestando, e il ragazzo e' deceduto in ospedale.
Franco de Stefani