Foto: unesco.org
Foto: unesco.org

Ogni anno viene scelto un tema specifico per sensibilizzare il pubblico sul valore della radio, mettendo in evidenza le sue potenzialità nel promuovere la pace, la comprensione interculturale e lo sviluppo sostenibile. Il tema di questa edizione è radio e cambiamento climatico. L'iniziativa ha l'obiettivo di sottolineare l'importante ruolo che il mezzo radiofonico può svolgere nel sensibilizzare l'opinione pubblica su una questione sempre più rilevante a livello planetario. Ne abbiamo parlato con Luigi Cobisi, segretario generale di Italradio, l' Osservatorio sulla radiofonia internazionale in lingua italiana.

"Noi abbiamo una mania che è quella di preservare le onde corte e le onde medie che riteniamo essere una fonte inesauribile di libertà e di sicurezza. Cos'è la libertà, tutti lo sanno, poter accendere la radio e sentire quello che si vuole, e la sicurezza in che termini? In termini di poter trasmettere dall'esterno di un'area di crisi, pensiamo alla zona colpita dall'alluvione, dove non c'è corrente, dove i telefoni non funzionano, dove non arriva internet o anche in posti peggiori, possiamo immaginare guerre o carestie e in tutte queste occasioni la radio è un backup straordinario. Quest'anno nella decisione dell'Unesco, il tema che è stato scelto è quello del cambiamento climatico. Ora al di là del problema in sé questo ci rimanda esattamente alla questione di una radio che trasmette da fuori e che è in grado quindi di sostenere quelli che si trovano in difficoltà. Quindi un'emergenza di qualunque tipo che può essere appunto anche l'innalzamento dei mari o le piogge torrenziali. Basta che vada via la corrente in un posto una radio pile continua a funzionare, questo lo dicono tutte le istruzioni di qualunque calamità. Di conseguenza se proprio se ci vogliamo vincolare al clima, che piova che nevichi, che ci sia il sole, il possesso di una radio a batteria risolve tanti problemi ed è consigliatissimo da tutte le parti, anche perché i giovani di oggi hanno una certa difficoltà nel maneggiare la radio, quindi figuriamoci se si comprano una radio Dab o se la utilizzano. Quindi è un momento questo veramente complicato."

Luigi Cobisi è stato ospite dell'ultima puntata di Glocal (qui il link) per parlare della Giornata mondiale della radio. (ld)