I soccorritori che stanno utilizzando i sonar per tentare di individuare il sito dove si trova il sommergibile con cinque persone a bordo hanno rilevato suoni di colpi sottomarini nel Nord Atlantico, dove il mezzo è scomparso due giorni or sono. Lo hanno riferito i media statunitensi citando le comunicazioni del governo di Washington. Un aereo canadese coinvolto nella ricerca ha segnalato di avere registrato dei colpi nell'area ogni 30 minuti, secondo quanto indicato da una mail interna inviata ai funzionari del Dipartimento per la Sicurezza Interna statunitense. I colpi sono stati evidenziati anche in un promemoria interno del governo statunitense ma il documento non ha chiarito quando i rumori sono stati uditi, per quanto tempo e che cosa possa averli causati. La Guardia Costiera ha confermato che le squadre di soccorso hanno rilevato rumori sottomarini nell'area e che di conseguenza le operazioni dei veicoli telecomandati sono state trasferite nel tentativo di chiarire l'origine dei rumori. Finora le ricerche hanno dato esito negativo. In un comunicato la stessa Guardia Costiera ha reso noto che l'aria respirabile a bordo del Titan disperso potrebbe esaurirsi tra una trentina di ore. Intanto è emerso che l'ex Direttore delle operazioni marittime di Ocean Gate Lochridge, la compagnia proprietaria del sommergibile, aveva sollevato preoccupazioni per la sicurezza prima di essere licenziato. La causa civile risale al 2018, e i dubbi sulla sicurezza erano contenuti in un risposta che presentò ad un'azione legale intentata contro di lui dalla compagnia, che lo accusò di avere violato un accordo di riservatezza divulgando informazioni confidenziali. Lochridge era preoccupato per il rifiuto della compagnia di condurre test critici durante la progettazione e la accusò di essersi rifiutata di pagare il costruttore per la realizzazione di un portellone con oblò che soddisfacesse la profondità richiesta di 4 mila metri, fermandosi a una certificazione di 1.300 metri.
Franco de Stefani