Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha scritto in un tweet che "le bandiere di tutti e 30 gli Alleati sono a mezz'asta al quartier generale della Nato. Piangiamo tutte le vittime" dell'attentato allo scalo di Kabul. "Onoriamo il personale Usa che ha perso la vita per mettere in salvo altri: non sarà mai dimenticato", ha precisato Stoltenberg.
L'Alto commissariato Onu per i rifugiati, UNHCR, non ha comunque intenzione di lasciare l'Afghanistan. Lo ha reso noto il portavoce della filiale tedesca. "Anche i vigili del fuoco non scappano quando c'è un incendio. Al contrario. Diverse centinaia di nostri collaboratori restano in Afghanistan", ha dichiarato. L'Onu ha inoltre avvertito che entro la fine dell'anno, fino a mezzo milione in più di afghani potrebbero fuggire dall’Afghanistan e cercare rifugio in altri Paesi.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha affermato che i responsabili e gli organizzatori dell'attacco all'aeroporto di Kabul devono essere assicurati alla giustizia. Il Consiglio di sicurezza ha inoltre invitato la comunità internazionale a collaborare affiche i responsabili vengano punti.
Intanto nel Paese iniziano a scarseggiare dispositivi medici e farmaci. Secondo quando riferito dall'Organizzazione mondiale della sanità, le scorte sono sufficienti ancora per alcuni giorni, l'invio di nuovi dispositivi sanitari e medicinali è stato interrotto a causa della situazione di sicurezza.
E. P.