Il cargo è stato colpito mentre navigava in direzione nord, e dopo l'incidente ha proseguito verso Suez dove verrà effettuata una valutazione dei danni. In risposta a ciò l'aviazione statunitense ha effettuato un nuovo attacco nello Yemen contro missili balistici antinave nella zona controllata dagli Houthi. A causa dei rischi, il colosso petrolifero britannico Shell ha sospeso tutte le spedizioni attraverso il Mar Rosso a tempo indeterminato. Lo hanno riferito fonti informate della decisione. Intanto tra i 27 sembra esserci un ampio consenso sulla necessità di agire in modo rapido e pragmatico per garantire la navigazione nell'area creando una missione europea. Lo ha reso noto una fonte diplomatica precisando che si chiederà al Gruppo Politico-Militare di fornire al più presto le indicazioni militari sulla gestione della crisi. Nel frattempo l'Iraq ha richiamato per consultazioni il suo ambasciatore in Iran dopo i pesanti attacchi portati dalla Guardia Rivoluzionaria iraniana contro la Siria e il Kurdistan irakeno. Teheran ha replicato affermando che si è trattato di un attacco contro gruppi terroristici e che è stato colpito un quartier generale del Mossad, fatto contestato dal Premier del Kurdistan Barzani, aggiungendo che gli attacchi hanno preso di mira solo civili e residenze private. La giornata ha visto pesanti combattimenti nella Striscia di Gaza, dove Hamas ha lanciato un razzo dall'ospedale Nasser di Khan Younis contro le truppe israeliane, secondo quanto riferito dall'esercito di Tel Aviv, utilizzando la popolazione civile come scudo e sfruttando le strutture ospedaliere. Inoltre il Ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita bin Farhan ha dichiarato che il suo Paese potrebbe riconoscere Israele se venisse raggiunto un accordo globale che includa uno Stato per i palestinesi.
Franco de Stefani