Foto: EPA
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L'ex capo di stato è in attesa della possibile incriminazione per i finanziamenti ricevuto dall'ex leader libico Gheddafi. La vicenda riguarda lo scandalo delle intercettazioni emerso nel 2014. L'ex capo dell'Eliseo avrebbe tentato di ottenere informazioni riservate da Anzibert, all'epoca giudice della corte di cassazione. Al magistrato Sarkozy chiedeva la restituzione delle sue agende, sequestrate dalla magistratura per le indagini sullo scandalo Bettencourt, famosa imprenditrice sospettata di avere finanziato illegalmente la campagna elettorale di Sarkozy. La notizia della sua incriminazione è filtrata da una fonte vicina all'inchiesta. Gli avvocati hanno fatto sapere che faranno appello alla decisione. Il caso nacque quando gli investigatori usarono registrazioni per esaminare accuse separate che riguardavano i finanziamenti da parte dell'ex leader libico Gheddafi alla campagna elettorale presidenziale del 2007, e emerse il sospetto che Sarkozy avesse tenuto i casi separati attraverso una rete di informatori. In settimana l'ex presidente è stato fermato dalla giustizia in rapporto alla stessa campagna elettorale per chiarire ai magistrati i suoi collegamenti con il finanziamento libico. Gli avvocati avevano precedentemente affermato che i magistrati che stanno investigando il presunto finanziamento di Gheddafi hanno ecceduto i loro poteri registrando le loro conversazioni con Sarkozy tra il settembre 2013 ed il marzo 2014, rompendo di fatto il contatto privilegiato tra cliente ed avvocato. In base alle intercettazioni Sarkozy è accusato di avere offerto una promozione ad un magistrato inquirente in cambio di cancellazioni sull'inchiesta contenente le accuse del suo ex tesoriere del partito ed altri, che hanno indicato la fragilità mentale della tycoon francese Bettencourt, al fine di ricevere donazioni politiche in fondi liquidi.