"Purtroppo l'Ucraina non è ancora riuscita a raggiungere i risultati di cui ha bisogno", ha scritto in un tweet un consigliere del presidente, Volodymyr Zelensky. Kiev ha infatti chiesto una tregua immediata e il ritiro delle truppe russe. È stato intanto raggiunto un accordo per l'istituzione di corridoi umanitari per l'evacuazione di civili, la fornitura di medicinali e cibo nelle zone di guerra. Secondo il consigliere di Zelensky, nelle aree sotto attacco esiste la possibilità di un cessate il fuoco temporaneo per permettere l'evacuazione.
Il negoziatore capo russo ha confermato quanto accordato e affermato che nel corso delle trattative sono stati fatti grandi passi avanti. Un secondo negoziatore russo ha dichiarato che l'accordo sarà applicato in un prossimo futuro.
"Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo", ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, precisando che l'operazione militare in Ucraina sta procedendo secondo i piani ed ha accusato le forze ucraine di usare i civili come scudi umani. Il Cremlino afferma di voler demilitarizzare e denazificare l'Ucraina. Putin ha rivendicato la sua guerra contro "l'anti-Russia" creata dall'Occidente, "che minaccia, anche con armi nucleari".
Intanto i combattimenti sul suolo ucraino non si placano: le forze russe hanno colpito Zaporizhzhia, nella maggiore centrale nucleare in Europa è scoppiato un incendio. L'Agenzia Onu per l'energia atomica ha spiegato che le attrezzature essenziali della centrale non sono state compromesse. L'ente regolatore dell'Ucraina ha riferito all'AIEA che non sono stati segnalati cambiamenti nei livelli di radiazioni. Secondo le autorità ucraine la sicurezza della centrale è garantita. Il capo dello Stato, Zelensky, ha affermato che la Russia ricorre al "terrore nucleare" colpendo per la prima volta nella storia un impianto atomico e che "vuole ripetere la catastrofe di Chernobyl".
Almeno 33 persone sono state uccise e altre 18 sono rimaste ferite in un attacco aereo contro Chernigiv, nei pressi del confine bielorusso. Secondo fonti ucraine, l'esercito russo ha conquistato la città. Sotto assedio anche Mariupol, a sud del Paese.
E. P.