Sono finora 9 le vittime del virus cinese, simile alla Sars, il numero dei contagi nel Paese sale invece a 440. Il nuovo virus, con focolaio nella città di Wuhan, è stato individuato anche in Thailandia, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Taiwan e Australia; negli Stati Uniti è stato invece confermato il primo contagio: secondo il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie Usa si tratta di uomo ritornato negli scorsi giorni a Seattle dopo aver visitato proprio Wuhan, in Cina.
Per contenere la diffusione del nuovo virus, la Commissione sanitaria di Pechino ha annunciato misure straordinarie, soprattutto a causa delle numerose persone in viaggio in Cina per le festività del nuovo anno lunare cinese. Si teme però la diffusione anche in altri Paesi: in alcuni dei maggiori aeroporti internazionali degli Stati Uniti sono scattati i controlli sui passeggeri in arrivo dalla Cina. Esperti del Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie esaminano gli arrivi da Wuhan. Tra i sintomi sospetti febbre, tosse e difficoltà di respiro. Gennaio è infatti il mese dell'anno con il più alto numero di viaggi tra Cina e Usa e viceversa, proprio per le celebrazioni del Nuovo anno lunare.
Intanto in Europa in Centro per il controllo delle malattie ha alzato da basso a moderato il rischio che si verifichino casi del virus cinese. "La fonte dell'infezione è ancora sconosciuta e potrebbe essere ancora attiva". Al momento è stata confermata la trasmissione da uomo a uomo, servono però più informazioni per valutarne la piena portata, afferma l'ECDC. Sono 3 gli aeroporti nell'Unione europea che hanno voli diretti con la città di Wuhan, ci sono però collegamenti indiretti da altri scali. "Le prossime celebrazioni del Capodanno cinese causeranno un aumento del volume di viaggiatori da e per la Cina e all'interno del Paese - conclude il Centro europeo per il controllo delle malattie - aumentando quindi il rischio dell'arrivo nell'Ue di possibili casi".
E. P.