"Il pluriomicida Yahya Sinwar, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre dell'anno scorso, è stato ucciso dai soldati delle Forze di difesa israeliane". Lo ha affermato il ministro degli Esteri di Israele, Israel Katz. La conferma della morte di Sinwar arriva anche dall'esercito di Tel Aviv: "Dopo aver completato il processo di identificazione del corpo, si può confermare che Yahya Sinwar è stato eliminato", hanno affermato le forze armate. La polizia ha infatti esaminato le immagini dentali e le prove del DNA del cadavere.
Sinwar sarebbe comunque stato ucciso per caso, nel corso di un'operazione nel sud della Striscia di Gaza in cui sono stati eliminati tre terroristi. Secondo quanto riferisce il canale 12 israeliano, citando il Times of Israel, le truppe israeliane non sapevano che Sinwar si trovasse nell'edificio attaccato. I soldati hanno visto diversi combattenti entrare in uno stabile ed hanno quindi ordinato un attacco, che ha fatto crollare la struttura. Solo successivamente, quando le truppe israeliane hanno ispezionato i danni, si sono rese conto che uno dei terroristi assomigliava molto a Sinwar. Il corpo aveva anche un giubbotto militare con dentro delle granate e una notevole quantità di denaro. Pure altri media, sia israeliani che arabi, hanno confermato che l'uccisione del capo di Hamas è stata casuale. Inizialmente si riteneva che Sinwar fosse circondato da ostaggi israeliani per ridurre la possibilità di essere ucciso, fonti governative di Tel Aviv hanno comunque smentito tali affermazioni, precisando che non c'erano ostaggi presenti.
Le agenzie di intelligence americane hanno intanto già iniziato a lavorare per capire chi sarà il successore di Sinwar. Lo hanno riferito delle fonti anonime all'emittente CNN, precisando che le autorità Usa credono da tempo che la morte di Sinwar potrebbe "creare un'apertura" necessaria a concordare un cessate il fuoco. La scelta del successore sarà quindi determinante per capire se il movimento Hamas sarà disposto a riprendere le trattative di tregua. Diversi i possibili successoti, tra cui il fratello, Mohammed Sinwar, oppure Khalil Al Hayya, che in passato ha partecipato ai negoziati per un cessate il fuoco in Qatar.
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