Il volontariato è un atto di solidarietà e di giustizia sociale. Vede impegnate persone decise a occupare parte del loro tempo libero per rendersi utili per altre persone o per una buona causa. Dallo scoppio dell'epidemia di coronavirus anche in Slovenia si sono attivati migliaia di volontari, in varie organizzazioni come Protezione Civile, Croce Rossa e Caritas. L'emergenza legata al coronavirus non è solo sanitaria, si riflette pesantemente sulle fasce più deboli, ossia su coloro che a fatica arrivano alla fine del mese, alle persone anziane, ai disabili. Nonostante gli aiuti previsti dal maxi pacchetto varato dal governo, con il venir meno del lavoro, anche quello in nero, le famiglie bussano ancora di più alle porte degli enti caritatevoli. Sono oltre 4000 i volontari che dall'inizio dell'epidemia operano in Slovenia a supporto di vari enti tra Protezione Civile, Croce Rossa e Caritas. Principalmente si dedicano al servizio di consegna a domicilio per anziani, disabili e persone in difficoltà economiche. Per contribuire a migliorare la comunità attraverso una cittadinanza più attiva e consapevole figura la municipalizzata di Capodistria. Marjetica con i suoi autisti e i suoi veicoli è impegnata nella consegna di pacchi di generi di conforto, alimentari e per l'igiene personale a circa 400 persone. In settimana ha fatto visita a 190 concittadini anziani, mentre la scorsa settimana, ha compiuto analoghe consegne a 200 adolescenti socialmente svantaggiati. Le singole confezioni contengono alimenti quali: sale, zucchero, olio, latte, tè, biscotti, marmellata, pasta, riso, frutta secca, verdure e altri alimenti in scatola e polenta, nonché prodotti per l'igiene di base: sapone, shampoo, spazzolini da denti, dentifricio e detersivo per il bucato.
I volontari che operano a livello nazionale e quelli a livello locale sono impegnati in questo momento a dar man forte per consegnare ai destinatari, in base alle richieste e alle disponibilità, gli ormai indispensabili dispositivi di protezione, ed altro materiale. In modo da assicurarli con tempestività alle strutture sanitare, agli ospedali, dove medici e infermieri sono più esposti, ed ancora alle case degli anziani, duramente colpite dall'epidemia, agli agenti di polizia, ai soldati, come pure alle persone contagiate che si trovano a trascorrere il periodo di quarantena domiciliare. I volontari dei vari enti inoltre, sono impegnati nella raccolta di generi di prima necessità frutto di donazioni e si occupano dell'assistenza sul campo della popolazione vulnerabile. Purtroppo, a causa dell'epidemia di coronavirus, sono diminuite le donazioni di sangue, e la Croce Rossa slovena rivolge un accorato appello per donare, un gesto di civiltà che può salvare chi sta male.
Corrado Cimador